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martedì 18 gennaio 2011

Marche bianco Chiaroro '06, Irene Cameli

A proposito di Trebbiano, l'idea diffusa è quella di un'uva produttiva, dalla quale si ottengono vini non indimenticabili per quanto riguarda profondità gustolfattiva e intensità.
Tuttavia le basse rese e vinificazioni mirate, possono capovolgere quest’idea consolidata.
E’ il caso appunto di Chiaroro '06 dell’azienda Irene Cameli di Castorano (AP).
Questo vino è ottenuto da 90% Trebbiano e saldo Malvasia: quest’ultima, pur presente in percentuale minima, riesce a colmare le carenze organolettiche, con sensazioni e profumi di frutto maturo.
Il vino è opulento.
La consistenza e il colore dorato tendente all’ambrato (48 ore di macerazione con le bucce), offrono già alla vista i presupposti di un vino di spessore.
L’impatto olfattivo si sviluppa più in ampiezza che in verticalità.
Anche se non estremamente complesso, ha sensazioni nette ed appaganti: mielato e tostato, con note di tabacco, spezie dolci, frutta matura, sottofondo affumicato quasi sulfureo.
Al gusto è caldo e sapido.
Procede pieno ed avvolgente su note di frutta candita, pompelmo, uva passa e noce moscata.
La malolattica svolta, accentua le sensazioni morbide.
Tuttavia l’affinamento in botte piccola lascia nel finale leggere sensazioni tanniche e asciuganti tra lingua e palato.
Lo stato evolutivo è maturo.
I caratteri organolettici sviluppatisi nel tempo, sono armonicamente legati e danno la sensazione dell'equilibrio tra parti dure e morbide.

Vino materico, d'abbinare su piatti altrettanto ricchi di sostanza:
sgombri e spigole al forno, formaggi stagionati, semistagionati o erborinati, stoccafisso all’anconetana.

Marche bianco igt '06 Chiaroro
alcool 13,5% - circa € 13.
Azienda Agricola Cameli Irene
contrada Gaico 19, Castorano (AP)
Tel e Fax: 0736 87435
Email: info@vinorossomarche.it.
Webhttp://www.vinorossomarche.it/

martedì 11 gennaio 2011

Sangiovese di Romagna Nobis '05, Terre della Pieve.

Siamo all’interno del territorio amministrativo del comune di Bertinoro (FC).
In una ristretta zona della Doc Sangiovese di Romagna dove i vini possono fregiarsi in etichetta del termine Superiore, purchè realizzati in ottemperanza alle condizioni previste dal disciplinare.
Nel caso del Nobis di Terre della Pieve, a tale termine si affianca la specificazione aggiuntiva di Riserva, che sta ad indicare vini sottoposti ad un invecchiamento di almeno due anni (limite temporale minimo, fissato da disciplinare di produzione).
Piccole parcelle di territorio nell’ampio panorama ampelografico italiano, ma grandi custodie di tradizione vitivinicola.
Questo Sangiovese Superiore Riserva si presenta alla vista rosso granato, scuro, denso e consistente.
L’impatto olfattivo è fine ed intenso.
Si sviluppa in ampiezza su note di liquirizia, confettura di visciola, fiori appassiti, speziatura di pepe e anche goudron sullo sfondo.
Pur provenendo da un’annata non ideale dal punto di vista dell’andamento meteorologico, resta comunque vino di struttura e sostanzioso.
In particolar modo, ampio e complesso è il bouquet di profumi, vero punto di forza.
Al gusto è ricco d'estratti e corposo.
Note di frutta matura sono intercalate da quelle di cuoio, tabacco, spezie dolci e sensazioni erbacee.
Chiude caldo e sapido, con tannino vivido e calibrato.
Forse le difficoltà dell’annata ne hanno penalizzato un po' la lunghezza.
Vino maturo, da abbinare su formaggi stagionati, carni alla griglia, tagliata al pepe verde.

Sangiovese di Romagna Superiore Riserva doc '05 Nobis
alcool 14% - acquistato dal produttore € 11.
Azienda vinicola Terre della Pieve, Polenta di Bertinoro (FC).

Disponibile on line:
http://www.malatestawine.it/vini/cantine/terre-della-pieve.html

lunedì 3 gennaio 2011

Offida Pecorino Saggiolo '09, Santa Liberata winery.

Vino controverso.
Proposto nel corso della cena auguri di Natale 2010 di AIS Marche presso l’Istituto Alberghiero di Porto San Elpidio (Fm), ha suscitato in quell'occasione pareri discordanti.
Sottolineate in particolar modo la limitata espressività olfattiva (peraltro abbastanza frequente nel vitigno vinificato in purezza) e lo stato evolutivo fin troppo avanzato per un vino di vendemmia relativamente recente.
Tuttavia proprio queste incongruenze di fondo e difficoltà espressive, hanno stimolato il mio personale interesse, rivolto a cogliere o per meglio dire scovare, i dati organolettici salienti.
Ottenuto da uva Pecorino vendemmiata tardivamente verso la fine di settembre, alla vista si presenta giallo paglierino, abbastanza carico, con sfumature dorate, dovute ad una sosta in criomacerazione sulle bucce di 24 ore.
Anche dopo ossigenazione stenta ad esprimersi olfattivamente.
Sono percepibili sensazioni minerali sulfuree e leggero fruttato di mela golden.
Al gusto è secco e caldo.
In questa fase dopo opportuna ossigenazione ottiene migliore risultato.
Le note sapide e citrine tipiche del vitigno, vanno a poco a poco contaminandosi con le sensazioni di frutta candita e pompelmo derivanti dalla surmaturazione, recuperando in parte gli equilibri verso le parti meno dure e dando maggiore volume a tutto l’impianto che in definitiva, pur conservando limiti di profondità, risulta sufficientemente espressivo.
abbinato su:
chitarrine all’uovo con ratatouille di verdure e fonduta di parmigiano
photo by Somm. Diego Ciarrocca
Offida Pecorino doc '09 Saggiolo
alcool 13,5% - circa € 9
Azienda Agraria Savini Rubicini SANTA LIBERATA di Savini Onorato
via Nazionale 194, Lido di Fermo (FM)
Tel. e Fax 0734 640100
Email: info@vinisantaliberata.it
Web: http://www.vinisantaliberata.it/